É stato girato nel Centro Storico di Grottaglie lo spot de La Notte dei Briganti 2011

Sfidando i quasi 40° delle primissime ore del pomeriggio della scorsa domenica, i ragazzi e le ragazze del sud in movimento si sono cimentati nelle riprese dello spot “La Notte dei Briganti 2011” che sarà visibile sul sito dell’associazione già nei prossimi giorni.

Come ormai da tradizione a poche settimane dall’evento, il sud in movimento riunisce la squadra di tecnici per realizzare lo spot che servirà, oltre a promuovere l’evento del prossimo 7 agosto presso le Cave di Fantiano, a dare uno spunto di riflessione sulla tematica 2011 “L’integrazione tra i popoli”.

Il giovanissimo regista Alessandro Maria Buonomo ha accolto la sfida del Sud in Movimento, realizzando in tempi record quello che fino ad oggi è lo spot più complesso e scenografico prodotto dall’Associazione Politico Culturale grottagliese.

La sintonia e l’affiatamento di Alessandro con i suoi collaboratori ha subito messo a proprio agio Martino Vinci immancabile operatore di camera negli spot de La Notte dei Briganti.

I bambini, i musicisti ed una serata calda d’estate hanno creato l’energia giusta per registrare in piena armonia uno spot coloratissimo che rievoca scenari onirici.

Ancora una volta il Centro Storico di Grottaglie è la dimensione preferita, per la sua storia e le sue bellezze architettoniche, dagli ideatori degli spot i quali, riconoscono nella città vecchia il punto di partenza delle interazioni tra culture così come dimostrato dalla storia.

Nelle immediate vicinanze della Porta San Giorgio, non tutti sanno esserci quella che un tempo era una sinagoga. Grazie alla disponibilità di alcuni residenti lo spot è stato realizzato su un terrazzo nelle immediate vicinanze di quello che per centinaia di anni è stato luogo di culto della fede ebraica.

La sinagoga grottagliese testimonianza di una più che perfetta integrazione degli ebrei nella città delle ceramiche. La comunità ebraica fuggita da Oria si stanziò dapprima nella gravina del Fullonese successivamente, guadagnatasi la fiducia ed il rispetto degli abitanti, edificò il quartiere ebraico; all’interno del quale, i laboratori per la concia delle pelli ed i maniscalchi furono esonerati dal pagare le tasse tanto era il rispetto e il grado di integrazione raggiunto. Purtroppo poche sono le testimonianze che possano far vivere la storia, visto che, ad esempio, la stessa bottega di cunzature (conciatori di pelli) del padre di San Francesco De Geronimo è stata abbattuta, dalla scorsa Amministrazione Bagnardi, per poter far posto, ad un pur se utile ma privo di storia, parcheggio nel Quartiere delle Ceramiche.

Far rivivere la storia riappropriandosi degli spazi comuni, favorendo la libera espressione delle nuove generazioni attraverso le arti è la prerogativa del Sud in Movimento, convinto che lo sviluppo sociale sia il frutto del contributo del maggior numero di persone che vivono ed interagiscono tra loro.

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